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giovedì 13 dicembre 2012

Göbekli Tepe - Il Sito Archeologico Più Antico Del Mondo

In questo articolo aiuto il diffondere di una scoperta sensazionale per la storia dell'umanità, è cioè la scoperta del sito archeologico più antico (attualmente) del nostro pianeta, ma anche un nuovo mistero, Göbekli Tepe.

Da Wikipedia si legge:

Il sito di Göbekli Tepe si trova su una collina artificiale alta circa 15 m e con un diametro di circa 300 m, situata sul punto più alto di un'elevazione di forma allungata, che domina la regione circostante, tra la catena del Tauro e il Karaca Dağ e la valle dove si trova la città di Harran.
Il sito utilizzato dall'uomo avrebbe avuto un'estensione da 300 a 500 m².
 


 Il sito archeologico fu riconosciuto nel 1963 da un gruppo di ricerca turco-statunitense, che notò diversi consistenti cumuli di frammenti di selce, segno di attività umana nell'età della pietra.
Il sito fu riscoperto trent'anni dopo da un pastore locale, che notò alcune pietre di strana forma che spuntavano dal terreno. La notizia arrivò al responsabile del museo della città di Şanlıurfa, che contattò il ministero, il quale a sua volta si mise in contatto con la sede di Istanbul dell'Istituto archeologico germanico. Gli scavi furono iniziati nel 1995 da una missione congiunta del museo di Şanlıurfa e dell'Istituto archeologico germanico sotto la direzione di Klaus Schmidt, che dall'anno precedente stava lavorando in alcuni siti archeologici della regione.
 

Nel 2006 gli scavi passarono alle università tedesche di Heidelberg e di Karlsruhe.
 

Gli scavi rimisero in luce un santuario monumentale megalitico, costituito da una collina artificiale delimitata da muri in pietra grezza a secco.
Sono inoltre stati rinvenuti quattro recinti circolari, delimitati da enormi pilastri in calcare pesanti oltre 15 tonnellate ciascuno, probabilmente cavati con l'utilizzo di strumenti in pietra. Secondo il direttore dello scavo le pietre, drizzate in piedi e disposte in circolo, simboleggerebbero assemblee di uomini.
 


Sono state riportate in luce circa 40 pietre a forma di T, che raggiungono i 3 m di altezza. Per la maggior parte sono incise e vi sono raffigurati diversi animali (serpenti, anatre, gru, tori, volpi, leoni, cinghiali, vacche, scorpioni, formiche). Alcune incisioni vennero volontariamente cancellate, forse per preparare la pietra a riceverne di nuove. Sono inoltre presenti elementi decorativi, come insiemi di punti e motivi geometrici.
 






Indagini geomagnetiche hanno indicato la presenza di altre 250 pietre ancora sepolte nel terreno.



    Ricostruzione computerizzata di Göbekli Tepe nella sua interezza.

Un'altra pietra a forma di T, estratta solo a metà dalla cava, è stata rinvenuta a circa 1 km dal sito. Aveva una lunghezza di circa 9 m ed era probabilmente destinata al santuario, ma una rottura costrinse ad abbandonare il lavoro.
 

Oltre alle pietre sono presenti sculture isolate, in argilla, molto rovinate dal tempo, che rappresentano probabilmente un cinghiale o una volpe. Confronti possono essere fatti con statue del medesimo tipo rinvenute nei siti di Nevalı Çori e di Nahal Hemar. Gli scultori dovevano svolgere la loro opera direttamente sull'altopiano del santuario, dove sono stati rinvenute anche pietre non terminate e delle cavità a forma di scodella nella roccia argillosa, secondo una tecnica già utilizzata durante l'epipaleolitico per ottenere argilla per le sculture o per il legante argilloso utilizzato nelle murature.
Nella roccia sono anche presenti raffigurazioni di forme falliche, che forse risalgono ad epoche successive, trovando confronti nelle culture sumere e mesopotamiche (siti di Byblos, Nemrik, Helwan e Aswad)
 

 Scultura che raffigura una testa di rapace ritrovata nel sito di Göbekli Tepe
 
Le raffigurazioni di animali hanno permesso di ipotizzare un culto di tipo sciamanico, non distante da quelli presenti nelle culture sumera e mesopotamiche.
Lo studio degli strati di detriti accumulati sul fondo del lago di Van in Anatolia ha prodotto importanti informazioni sui cambiamenti climatici del periodo, individuando una consistente crescita della temperatura intorno al 9500 a.C. I resti di pollini presenti nei sedimenti hanno permesso di ricostruire una flora composta da querce, ginepri e mandorli. Fu forse il cambiamento climatico a determinare una progressiva sedentarizzazione delle genti che costruirono il sito.


Nessuna traccia di piante o animali domestici è stata tuttavia rinvenuta negli scavi, e mancano inoltre resti di abitazioni. A circa 4 m di profondità, ossia ad un livello corrispondente a quello della costruzione del santuario, sono stati rinvenute tracce di strumenti in pietra (raschiatoi e punte per frecce, insieme ad ossa di animali selvatici (gazzelle e lepri), semi di piante selvatiche e legno carbonizzato, che testimoniano la presenza in questo periodo di un insediamento stabile.
 

Intorno all'8000 a.C. il sito venne deliberatamente abbandonato e volontariamente seppellito con terra portata dall'uomo.
 

Ian Hodder, del programma archeologico della Stanford University, ha detto a proposito del sito: “Molte persone pensano che questo possa cambiare tutto. Cambia completamente le carte in tavola. Tutte le nostre teorie erano sbagliate. Le teorie sulla ‘rivoluzione del Neolitico’ hanno sempre sostenuto che tra 10 e 12 mila anni fa agricoltori ed allevatori hanno iniziato a creare villaggi, città, lavori specializzati, scrittura, e tutto ciò che sappiamo delle antiche civiltà. Ma uno dei punti salienti delle vecchie teorie è che sia nata prima la città, e solo dopo i luoghi di culto. Ora invece sembra che la religione sia apparsa prima della vita civilizzata ed organizzata in centri urbani, anzi, che sia quasi stata il motore primario per la creazione di città.”
 

Lo scrittore Tom Knox ha scritto il romanzo Il segreto della Genesi incentrato sugli scavi nel sito archeologico. (Tanto per fare un pò di soldi su una scoperta affascinante !........)



L’elemento più stupefacente del sito neolitico consiste senza dubbio nella moltitudine di bassorilievi scolpiti che decorano gli stessi Pilastri. Serpenti, volpi, avvoltoi, leoni, cinghiali e tori si intrecciano sulla pietra calcarea insieme ad animali meno feroci come Ibis, gru, anatre, asini senza dimenticare le grandi immagini di ragni e scorpioni. Un vero e proprio «zoo dell’età della pietra» secondo gli archeologi.
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"Credo che Göbekli Tepe celebri la cattura, lo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori" ...afferma lo scopritore.
"E perché non dovrebbe? Era una vita ricca e comoda, e offriva loro abbastanza tempo libero per dedicarsi alla scultura".

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È sorprendente come cacciatori seminomadi neolitici abbiano potuto realizzare un’architettura tale da poter assemblare l’aspetto religioso e quello sociale così raffinato e complesso, qualcosa di ancor più antico degli ormai noti santuari anatolici di Çatal Hűyűk che si datano al 6500 a.C.
Da una prima indagine sui ritrovamenti, Schmidt sostiene che il tempio possa essere collegato con la storia biblica dell’Eden.
Secondo i mussulmani, Sanliurfa, città vicina a Göbekli, altro non sarebbe che la città di Ur citata nella Bibbia; i fiumi che scendono dal Paradiso, invece, potrebbero essere il Tigri e l’Eufrate che bagnano la mezzaluna fertile nella quale si trova Göbekli Tepe; nella Bibbia si parla delle montagne che circondavano l’Eden e dalle cime delle colline di Göbekli si può vedere la catena montuosa del Taurus.



Insomma la domanda è facile, quanto è antica la nostra civiltà ?
Gli scienziati se la pongono nuovamente, il sito di Göbekli Tepe riscrive completamente la storia dell'umanità, ancor più antico delle piramidi d'Egitto e di Stonehenge questo sito ci pone nuove domande sulla nostra evoluzione.

Universalmente lo si fa risalire a 10000 anni fa ma è documentato che queste vestigia risalgono a 12000 anni fa. 2000 anni prima, quando gli storici ci raccontano di un’umanità fatta di caccia e raccolto spontaneo, impegnata a ricavarsi il cibo dalle prede nelle foreste.
Si tratta del più antico sito di culto dissotterrato e ancora non completamente datato al mondo. 
Il primo sopravvissuto alla sua forma originaria.
La cosa sorprendente è che la struttura è venuta fuori dalle tenebre dell'ultima era glaciale !
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Naturalmente su Göbekli Tepe vi sono state le varie controteorie in cui si accenna a civiltà aliene che giunsero in epoche remote sul nostro pianeta... non si era mai visto un sito così antico al mondo, e visto che secondo la tradizione biblica il mondo è iniziato nel 4000 A.C.  
ed invece Göbekli Tepe è stato costruito 8000 anni prima, questo a portato a teorie più audaci ma non per nulla fantasiose. (a mio avviso)

In questo breve video viene proposto un punto di vista interessante su Göbekli Tepe

Di seguito alcune immagini proposte dal National Geographic che propongono un'ipotetico contesto riguardo la costruzione del sito di Göbekli Tepe.












Altri video interessanti su Göbekli Tepe



 Speriamo di avere in futuro ulteriori nuove scoperte su Göbekli Tepe.

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